Le mani “in terra”: le nostre riflessioni sugli artt. 41 e 44 della Costituzione italiana
di Davide Petruzzelli, Virgilio Dell'Olio e Vincenzo Lacavalla
classi 2^AA, 3^DA e 5^CA
Il nostro progetto, basato sull'analisi degli artt. 41 e 44 della Costituzione Italiana, ha come obiettivo quello di riflettere e dibattere sul binomio relativo ad una nuova economia sociale di mercato, che sappia coniugare produttività e sostenibilità, innovazione e tradizione, interesse individuale e benessere collettivo.
Per questo, durante le lezioni di Educazione civica e di Storia, con i nostri docenti abbiamo cercato di comprendere e di analizzare la portata innovatrice degli articoli sopramenzionati e di quanto i Padri Costituenti volessero riconoscere nell' iniziativa economica privata e nell'equa distribuzione della terra, i pilastri su cui fondare l'economia della nuova Repubblica.

L'articolo 41 e la libertà economica
L'articolo 41, comma 1, recita: "L'iniziativa economica privata è libera". Questa disposizione riconosce il ruolo centrale dell'iniziativa privata nel sistema economico italiano, promuovendo la concorrenza e il libero mercato. Tuttavia, il secondo e terzo comma introducono importanti limiti a questa libertà: l'attività economica non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale né recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, nel rispetto dei fini sociali e ambientali.
L'art. 41, modificato dalla legge costituzionale n. 1 dell'11 febbraio 2022, sottolinea con maggiore incisività il ruolo che l'iniziativa economica privata deve avere per la tutela dell'ambiente, in una rivisitazione sempre più sostenibile, non orientata esclusivamente al profitto e alla competizione finanziaria.
La produzione deve essere ancorata, secondo noi, ad una visione etica e solidale che porti sviluppo e benessere, nonché alla tutela dei diritti di tutti coloro che sono coinvolti nella filiera produttiva, anche nell'interesse delle generazioni future.
L'articolo 44 e i limiti alla proprietà terriera
L'articolo 44, invece, si concentra specificamente sulla proprietà terriera, imponendo una serie di obblighi e vincoli al fine di garantire un utilizzo razionale del suolo e di promuovere una distribuzione più equa delle terre. La legge può, quindi, fissare limiti alla dimensione fondiaria, promuovere la bonifica delle terre e la trasformazione del latifondo, e favorire la piccola e media proprietà.
Il collegamento tra i due articoli e le nostre riflessioni
Viviamo in un mondo sempre più digitalizzato, sempre più high-tech, dominato dai social media e dai mercati finanziari, e certamente parlare di "terra" può sembrare ad alcuni fuori tempo, fuori moda, fuori "sistema".
Eppure, noi studenti dell'Istituto Tecnico Agrario crediamo con convinzione che il futuro possa essere in un nuovo approccio produttivo, che veda nella gestione della terra, dell'agricoltura e del comparto agroalimentare, la nuova frontiera economica e finanziaria.
Viviamo in un contesto economico prevalentemente agricolo, e per questa ragione molti di noi provengono da famiglie per cui la coltivazione di terre o la gestione di aziende agricole ha rappresentato e rappresenta l'attività lavorativa di intere generazioni, lungo un percorso temporale che lega indissolubilmente i nonni, i padri e i nipoti. Ci sentiamo investiti di una responsabilità che non è solo familiare, ma soprattutto sociale: vogliamo essere artefici di una sfida che coniughi la "terra" con l'impresa e le sue logiche produttive.
Non siamo dei visionari, ma crediamo, grazie al percorso scolastico intrapreso, di riuscire a dare quell'impronta innovativa di cui l'agricoltura ha bisogno. Dobbiamo imparare a coltivare in modo sostenibile, a sperimentare nuove colture, a conoscere nuove tecnologie e applicarle, a sondare nuovi mercati e acquisire una visione nazionale e - perché no - anche internazionale della filiera produttiva. Per raggiungere tali obiettivi riteniamo sia fondamentale conoscere gli strumenti finanziari che regolano l'imprenditoria giovanile.
È una sfida che vogliamo e possiamo vincere!